Congressional-Executive Commission on China
ONEHUNDREDTENTHCONGRESS
REPRESENTATIVES ANDERM . LEVIN, CHAIRMAN
SENATOBRY RONL . DORGAN, CO-CHAIRMAN
April 1 1,2008
ONEHUNDREDTENTHCONGRESS
REPRESENTATIVES ANDERM . LEVIN, CHAIRMAN
SENATOBRY RONL . DORGAN, CO-CHAIRMAN
April 1 1,2008
A PARALLEL NGO REPORT BY HUMAN RIGHTS IN CHINA – OCTOBER 2008
Submitted to the Committee Against Torture in advance of its review of the combined Fourth
and Fifth Periodic Reports of the People’s Republic of China on implementation of the
Convention Against Torture and Other Cruel, Inhuman or Degrading Treatment or Punishment
President Hu Jintao and his “Tibet Faction” have turned out to be the biggest losers in the wake of the most horrendous disturbances in Tibet and adjacent provinces since the 1959 Tibet Insurrection. By Sunday, March 16, more than 10,000 lamas and other Tibetans had staged rallies and demonstrations and…
(DIRE-notiziarioSanita’) Roma, 15 set. – “‘I problemi cinesi, anche nel caso in cui non affliggano nessuno all’infuori della Cina, sono di grande importanza perche’ i cinesi costituiscono un quarto della razza umana. Tutto il mondo sara’ influenzato in maniera vitale dallo sviluppo degli affari cinesi durante i prossimi due secoli”. Queste parole di Bertrand Russell, scritte dopo una visita in Cina nel 1921, vengono spesso citate anche perche’ sembrano, per quanto possibile, ancor piu’ vere oggi che 80 anni fa’”. Si apre cosi’ un articolo dedicato a “La sanita’ cinese: i mutamenti, le sfide, la riforma. Quando in Cina la durata media della vita era 35 anni”, pubblicato sull’ultimo numero del ‘Nuovo medico d’Italia’.
Il Comitato contro la Tortura delle Nazioni Unite ha pubblicato il suo rapporto sul grado di aderenza, da parte della Cina, alla Convenzione ONU contro la Tortura. Nel rapporto il Comitato esprime preoccupazione per le continue violazioni dei diritti umani perpetrate dallo Stato Cinese. Il documento fa particolare riferimento alle seguenti questioni e trasgressioni :
Drastico calo delle esportazioni e stretta creditizia provocano la chiusura di migliaia di aziende
Nel primo semestre del 2008 ben 70.000 imprese hanno chiuso i battenti e nelle prossime settimane milioni di lavoratori cinesi perderanno il posto di lavoro.
Stando infatti ai dati forniti dalla autorevole Federation of Hong Kong Industries soltanto nella zona del delta del Pearl River ben 2,5 milioni di operai,tecnici ed impiegati finiranno sul lastrico per la chiusura di oltre il 50% delle aziende .
Tessile,abbigliamento,calzaturiero ed elettronica sono i settori più colpiti da una contrazione delle vendite del 30% nell’ultimo trimestre; contrazione che peraltro deve ancora scontare l’effetto della crisi indotta dalla finanza esoterica.
Lo sfruttamento intensivo della manodopera ,il credito facile ed il massiccio sostegno all’export evidentemente non bastano più a fronteggiare la drastica riduzione della domanda estera ; domanda estera sulla quale,è bene ricordarlo, si regge lo sviluppo economico dell’intero paese ( 50% del PIL).
La replica del governo cinese dopo la pubblicazione del rapporto annuale del dipartimento di Stato americano
“I nostri progressi ignorati. Fatti distorti, critiche senza alcun
fondamento”. Pochi giorni fa la visita di Hillary Clinton
PECHINO – Sale la tensione fra Cina e Stati Uniti all’indomani della pubblicazione del rapporto annuale del dipartimento di Stato americano sui diritti umani, fortemente critico nei confronti di Pechino. Il governo cinese lo respinge con fermezza, definendolo “irresponsabile” e “senza alcun fondamento”.
L’agenzia governativa Nuova Cina scrive che il rapporto, diffuso pochi giorni dopo la visita in Cina del segretario di Stato Hillary Clinton, “ignora deliberatamente i fatti e li distorce” oltre a “non tenere conto degli sforzi fatti della Cina, che sono largamente riconosciuti dalla comunità internazionale”.
Il rapporto afferma che la situazione dei diritti umani in Cina “rimane negativa e si è aggravata in alcune aree”, citando “la repressione delle minoranze etniche nella regioni del Xinjiang e del Tibet”. Il dipartimento di Stato critica anche le “persecuzioni” subite dai dissidenti e dai loro avvocati, in particolare nel periodo che ha preceduto i Giochi Olimpici di Pechino.
Il governo cinese non ci sta e replica seccamente: “Invitiamo gli Stati Uniti – si legge in una nota del portavoce del ministero degli Esteri di Pechino – a concentrarsi sui loro problemi in materia di diritti dell’uomo e a smetterla di atteggiarsi a custodi di tali diritti in tutto il mondo”.
(26 febbraio 2009)
FEDERICO RAMPINI
La simbiosi tra capitalismo e regime autoritario non è un caso unico nella storia. è la prima volta però che questa particolare formula di governo della società e dell’ economia si applica su una dimensione così gigantesca, coinvolge il popolo più numeroso del pianeta, e quindi ha effetti di eccezionale rilevanza sulle altre nazioni, nonché sugli equilibri geostrategici e ambientali del pianeta. L’ assetto politico-economico della Cina nella prima fase del XXI secolo suscita un interesse comprensibile. In alcune parti del mondo è stato osservato come un modello-guida, come una possibile ispirazione per altri paesi emergenti. è tuttavia azzardato descriverlo come un modello stabile. Le sfide che deve affrontare sono straordinarie. è ragionevole ipotizzare che la prosecuzione della traiettoria di sviluppo economico, tecnologico, culturale e sociale della Cina richiederà importanti mutamenti anche nel suo sistema politico-istituzionale. Sulle libertà politiche, sul diritto di associarsi, sul potere dei cittadini di cacciare i dirigenti corrotti, il regime resta sostanzialmente immobile dopo la repressione del movimento di Piazza Tienanmen il 4 giugno 1989.
Nel corso degli anni Duemila la Repubblica Popolare ha sperimentato solo un’ innovazione assai limitata: le elezioni dei dirigenti dei villaggi con una molteplicità di candidati. è una riforma dai risultati deludenti perché i candidati sono plurimi, ma quasi tutti iscritti al partito comunista. Il partito si richiude a riccio, in difesa del suo potere esclusivo. Questo non significa che i vertici del regime non si pongano la questione del consenso: il loro uso frequente di sondaggi d’ opinione rivela un’ attenzione reale agli umori dell’ opinione pubblica. Tuttavia questo è un metodo per consolidare la stabilità politica, non per aprire la strada a profonde riforme di sistema. Messa di fronte nel 2008 a una serie di critiche occidentali – per il ruolo cinese nell’ appoggiare il governo del Sudan colpevole del genocidio nel Darfur, per il sostegno di Pechino alla giunta militare in Birmania, per la repressione delle rivolte in Tibet – la Repubblica Popolare ha reagito con una grinta nuova. Rispetto al massacro di Piazza Tienanmen seguito da sanzioni internazionali e da un reale isolamento, la crisi d’ immagine del 2008 si è svolta in un contesto decisamente più solido e rassicurante, visto da Pechino.
Di Claudio Mutti
La Deutsches Ahnenerbe – Studiengesellschaft für Geistesurgeschichte („Eredità tedesca degli antenati – Società di studi per la preistoria dello spirito“) sorse il 1 luglio 1935 per iniziativa del Reichsführer SS Heinrich Himmler, il quale concepì l’idea di dar vita a tale istituzione in seguito alla lettura dell’opera dell’olandese Herman Wirth (1), da lui personalmente incontrato un anno prima. Della nuova Società di studi fu segretario generale, fino alla fine, l’Obersturmbannführer SS Wolfram Sievers, che sarà processato a Norimberga e impiccato. La sede della Società era a Berlin-Dahlem, Pücklerstrasse n. 16, mentre la fondazione che la sosteneva economicamente si trovava al n. 28 della Wilhelmstrasse.
Principale organo di stampa della Deutsches Ahnenerbe, che pubblicava libri e periodici, fu la rivista “Germanen”.
L’Ahnenerbe nacque sotto il patronato congiunto delle SS e del Ministero dell’Agricoltura: oltre a Himmler, era entrato in rapporto col professore olandese anche il ministro Richard Walther Darré, il quale avvertiva pure lui l’esigenza di un’istituzione scientifica che fornisse solide basi alla dottrina del Partito. Ma la collaborazione tra Himmler e Darré non sarebbe durata a lungo, data la loro divergenza di vedute circa l’Idealtypus germanico, che per il ministro dell’Agricoltura (e per lo stesso Wirth) era rappresentato dal contadino, mentre per il capo delle SS si identificava con la figura del guerriero. Al professor Wirth, che lasciò la Ahnenerbe nel febbraio 1937, subentrò come presidente della Società Walther Wüst, rettore dell’Università di Monaco e membro dell’Accademia delle Scienze, il quale era affiancato da uno stretto collaboratore di Himmler, Bruno Galke. Nel 1943 Wüst diede le dimissioni; ciò non gli evitò di essere condannato a morte a Norimberga, anche se la pena capitale gli venne poi commutata.
Remembering Tiananmen Square In 2008; events to be held around the world this week
It is that time of year for the annual commemorations and memorial observances to remember the freedom fighters of Tiananmen Square, including the dead, the wounded, and their families who were victimized by the Chinese government’s crackdown against the Chinese democracy movement. It was 19 years ago, on the night of June 3-4, 1989, when the government used “the People’s Liberation Army” to shoot its way into Tiananmen Square, unloading live ammunition into unsuspecting civilians — unarmed demonstrators on the streets of Beijing.
Today, CSN is offering this roundup of expected events. (1.) Washington candle light vigil; (2.) New York consulate protest; (3.) Hong Kong candle light vigil; (4.) Washington rally with Yang Jianli and Nancy Pelosi.