Parlamento – Risposta interrogazione sicurezza Ristoranti Cinesi

(DIRE-notiziarioSanita’) Roma, 22 dic. – La risposta del sottosegretario Francesca Martini all’interrogazione (di Rampelli e Marsilio) sulla sicurezza dei ristoranti cinesi e degli alimenti made in China venduti in Italia.
Il testo dell’interrogazione.
Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. –
Per sapere – premesso che:
la Cina e’ il paese che ha ricevuto dall’Unione europea il maggiore numero di notifiche per l’esportazione di prodotti alimentari considerati nocivi per la salute pubblica;
i generi in questione risultano contaminati dalla presenza di micotossine, salmonella, additivi e coloranti in dosi superiori rispetto a quelle previste dalle norme di legge;
il recente scandalo del latte cinese contaminato e’ la conferma delle gravi difficolta’ da parte del gigante asiatico ad adeguarsi alle norme di sicurezza alimentare nel rispetto degli impegni assunti a livello internazionale; al fine di prevenire rischi futuri alla salute dei cittadini e’ necessario procedere ad un controllo capillare di interi quartieri caratterizzati da una forte immigrazione cinese, presenti in diverse citta’ italiane, a cominciare dal rione Esquilino a Roma -: se tra le varie misure che il Governo ha intenzione di adottare per far fronte all’emergenza, sia prevista una task force in grado di monitorare a lungo termine i ristoranti cinesi e le rivendite di prodotti alimentari made in China.
(4-01179)
La risposta.
Va precisato preliminarmente che i controlli sugli alimenti all’importazione sono effettuati direttamente dagli uffici di sanita’ marittima, aerea e di frontiera (USMAF) e i posti ispezione frontaliera (PIF), i quali svolgono un’attivita’ sistematica e capillare di controllo, attraverso i diversi punti di entrata, in linea con le indicazioni comunitarie.
Per quanto riguarda i controlli sugli alimenti provenienti dalla Cina, la competente direzione generale di questo ministero ha incrementato il coordinamento delle attivita’ degli Usmaf (in particolare per quelli di origine non animale), fornendo indicazioni aggiornate ed un orientamento tecnico nell’applicazione delle piu’ recenti normative.
Una particolare attenzione viene posta per lo scambio di informazioni nell’ambito del sistema rapido di allerta; inoltre, si ritiene necessario mantenere, in particolare nei controlli all’importazione, un allineamento con le indicazioni comunitarie e con le modalita’ di controllo attuate dagli altri Paesi dell’Unione europea, in quanto tale attivita’, prioritariamente volta alla tutela della salute, puo’ essere altrimenti facilmente aggirata con cambiamenti nei flussi commerciali delle merci.
In occasione dell’allerta melamina nei prodotti alimentari a base di latte o contenenti latte provenienti dalla Cina, le competenti direzioni generali hanno provveduto immediatamente, dopo la prima informativa da parte della Commissione dell’Unione europea, ad allertare i suddetti uffici periferici per incrementare le misure di controllo su tutte le importazioni provenienti dalla Cina.
Analoga informazione e’ stata diramata anche all’Agenzia delle dogane, al fine di evitare introduzioni illegali di detti prodotti.
Inoltre, in base alle notizie trasmesse dalla Commissione europea e’ stata fornita la necessaria informazione agli assessorati regionali alla sanita’, ed e’ stata attivata sul territorio italiano una azione di ricerca degli eventuali prodotti a base di latte in polvere introdotti illegalmente.
Sono stati emanati due dispositivi dirigenziali, in data 25 e 27 settembre 2008, nei quali sono disciplinate le attivita’ da intraprendere sia alla frontiera che su tutto il territorio nazionale.
Tali attivita’ non sono limitate ai negozi etnici ma si estendono, ovviamente, a tutti i prodotti e punti vendita che siano compresi nel sistema di rintracciabilita’ previsto dal regolamento comunitario n. 178 del 2002, inclusi i ristoranti.
Sono stati disposti sequestri su tutto il territorio nazionale e il blocco ufficiale in frontiera di tutti gli alimenti potenzialmente a rischio.
Il nostro Paese ha sensibilizzato la Commissione europea al fine di convocare un Comitato straordinario della catena alimentare, con l’obiettivo di definire le misure da intraprendere per armonizzare l’attivita’ di controllo dei Paesi comunitari; in data 25 settembre e’ stata convocata a Bruxelles una riunione dalla quale e’ scaturita la decisione 2008/757.
Il 10 ottobre 2008 si e’ tenuta una seconda riunione nella quale e’ stata emanata la decisione 2008/798 del 14 ottobre 2008, che abroga la precedente decisione 2008/757/CE.
La nuova decisione, oltre a riconfermare il valore soglia di 2,5 mg di melamina per chilogrammo di alimento, prevede anche la distruzione dei prodotti risultanti superiori a tale limite; inoltre, viene esteso il controllo a tutti gli alimenti contenenti latte in qualsiasi percentuale ed e’ concessa l’opportunita’, ai Paesi membri, di procedere a verifiche su alimenti ad alto contenuto proteico.
In base a tale decisione, in data 16 ottobre 2008 la, direzione generale della sicurezza degli alimenti e della nutrizione ha emanato un ulteriore dispositivo di recepimento, nel quale vengono stabiliti i requisiti per le importazioni di alimenti dalla Cina, limitati a quattro punti di ingresso (Roma-Fiumicino, Napoli, Genova e Milano), presso i quali vengono svolti i controlli all’importazione, oltre a specifiche disposizioni per garantire su tutto il territorio nazionale la vigilanza rafforzata da parte degli assessorati regionali.
In data 30 ottobre 2008 sono stati inseriti tra i punti di ingresso anche Venezia e Trieste.
I provvedimenti ministeriali sono stati trasmessi anche alle associazioni italiane di categoria, ai fini di una piu’ compiuta conoscenza delle iniziative adottate a livello nazionale e in ambito comunitario.
Inoltre, per migliorare e facilitare le attivita’ di controllo sono stati forniti, agli organi deputati, gli elenchi dei laboratori ufficiali, in grado di effettuare le analisi per la ricerca di melamina nelle matrici alimentari, e gli elenchi, periodicamente aggiornati, dei prodotti di origine cinese contaminati rinvenuti sui mercato comunitario.
Per quanto riguarda le iniziative adottate da questo Ministero per garantire un’adeguata informazione ai cittadini, oltre alle notizie diffuse tramite i principali quotidiani, sul sito istituzionale sono stati pubblicati vari comunicati, con i quali, oltre agli aggiornamenti sullo stato di allerta, sono state fornite informazioni di natura sanitaria sugli effetti derivanti dall’assunzione di alimenti contaminati da melamina, nonche’ ragguagli sulle iniziative intraprese a livello nazionale e sui risultati dei controlli effettuati.
Il Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali: Francesca Martini.

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